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giovedì 30 settembre 2010

Il polo Sud Lunare nelle splendide immagini ad altissima risoluzione della sonda NASA LRO


NEWS SPAZIO Si parla sempre più spesso della regione del polo Sud Lunare. In questo blog sono state riportate le più recenti ed importantissime scoperte delle varie sonde automatiche che riguardano proprio il Polo Sud della nostra Luna.
Una tra tutte è proprio la missione NASA LCROSS dello scorso anno e le sue incredibili conclusioni che hanno dimostrato la presenza di ingenti quantità di acqua in forma ghiacciata nei crateri sempre in ombra di tale regione. Oppure potremo pensare a questa scoperta ad opera della sonda NASA LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter), o ai dati rilevati dalla missione lunare indiana Chandrayaan-1 (eccoli).

Nessuna novità quindi se quest'area è di notevole interesse anche per le prossime missioni di esplorazione, robotiche ed umane. La presenza di acqua è risorsa fondamentale sia per la fattibilità di insediamenti umani che per lo studio del nostro Sistema Solare.

Inoltre, sempre nel Polo Sud lunare, vi sono alcuni picchi montuosi che risultano essere illuminati dalla luce solare per estesi periodi di tempo, costituendo di fatto punti privilegiati per la produzione di energia elettrica per insediamenti permanenti.

Proprio per pianificare tali missioni è fondamentale avere a disposizione mappature geografiche il più possibile precise.

La protagonista è ancora la sonda LRO, che dai suoi 50 Km di altitudine orbitale passa sopra il polo lunare ogni due ore. La sua LROC WAC (LRO Camera Wide Angle Camera) non si fa certo scappare l'occasione ed in capo ad un mese ecco prodotta una copertura dell'intera regione polare (latitudine da -80° a -90°).

Le foto che vedete in questo post sono un mosaico di 288 immagini singole riprese (per l'appunto) in un mese (risoluzione 100 m /pixel). L'immagine qui sotto riporta anche i nome dei vari crateri. Viene indicato con una 'X' anche il punto di impatto di LCROSS.


Andate al seguente url per esplorare e zoomare direttamente dal sito di LROC


Immagini, credit NASA/GSFC/Arizona State University.

Fonte dati, LROC.

Dall°alba al Tramonto sulla Stazione Spaziale Internazionale

NEWS SPAZIO :- Certamente esserci è tutta un'altra cosa, ma le immagini di questo video sono davvero fantastiche.

La Stazione Spaziale Internazionale in orbita bassa (LEO, Low Earth Orbit) intorno alla Terra completa un giro intorno al globo in circa 90 minuti. Questo vuol dire che gli astronauti a bordo incontrano un'alba ed un tramonto più volte al giorno, 15 o 16 volte per l'esattezza.

Questa spettacolare sequenza video è stata ripresa il 12 Aprile 2010 ed inizia con un'alba sopra il nord Europa e termina con il tramonto nel sud dell'Australia. Si riconosce lo Space Shuttle Discovery STS-131 attraccato.



Fonte dati, UNiverseToday, NASA Earth Observatory.

mercoledì 29 settembre 2010

Seconda sonda lunare Cinese, via alla missione il prossimo 1 Ottobre?

(Immagine, credit NASA)

NEWS SPAZIO :- Dal sito web di China Daily leggo che Chang'e-2, la seconda missione cinese a raggiungere l'orbita lunare, potrebbe partire dallo Xichang Satellite Launch Center (provincia dello Sichuan) il prossimo 1 ottobre 2010, in corrispondenza della ricorrenza del National Day.

Ecco un po' di informazioni sulla missione

http://newsspazio.blogspot.com/2009/11/la-cina-lancera-una-seconda-sonda.html
http://newsspazio.blogspot.com/2010/03/terza-sonda-lunare-orbitale-cinese.html


Attualmente sono in atto i vari test pre-lancio. Se tutto andrà bene il razzo vettore CZ-3C con a bordo la sonda Chang'e-2 partirà dal Launch Pad n.ro 2. Attualmente su Xichang insistono nubi e pioggia, ma secondo le previsioni meteo la situazione dovrebbe migliorare a partire da domani.

Secondo quanto dichiarato da Ouyang Ziyuan (capo scienziato del China Lunar Exploration Project) all'agenzia di stampa governativa Xinhua News Agency la nuova sonda Chang'e-2 raggiungerà l'orbita lunare in appena cinque giorni dal lancio, rispetto ai 13 giorni, 14 ore e 19 minuti impiegati da Chang'e-1, la precedente e prima missione Cinese in orbita intorno al nostro satellite naturale, missione terminata il 1 Marzo 2009

http://newsspazio.blogspot.com/2009/03/terminata-la-prima-missione-cinese.html


La terza missione Chang'e-3 avrà luogo nel 2013. Entro il 2017 la Cina spera di riportare a casa un campione di roccia lunare.


fonte dati, China Daily.

Volo NASA COTS-Demo 1 per il razzo vettore Falcon 9 pianificato per Novembre, by SpaceX!

(Immagine, credit SpaceX)
NEWS SPAZIO :- La società SpaceX (Space Exploration Technologies) sta lavorando per la realizzazione del prossimo volo di test del razzo vettore Falcon 9, dopo il successo del volo inaugurale dello scorso Giugno


Inizialmente pianificato per Settembre, il prossimo test flight (NASA COTS – Demo 1) è stato spostato al giorno 8 Novembre 2010. Il lancio avrà luogo al Launch Complex 40 (Cape Canaveral Air Force Station).

A bordo del razzo questa volta prenderà posto per la prima volta una capsula Dragon completa e funzionante.

Il contratto COTS (Commercial Orbital Transportation Services) che SpaceX ha con la NASA per i rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale prevede, oltre al volo inaugurale, tre voli dimostrativi e 12 missioni operative.

Tutte le informazioni su SpaceX le trovate nella sezione dedicata del blog al seguente url

lunedì 27 settembre 2010

Marte e le nuove immagini di HiRISE, by MRO!


NEWS SPAZIO :- Diamo un'occhiata alle nuove immagini di Marte pubblicate dal team dell'esperimento HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment) della sonda NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO).

La prima qui in alto, ripresa il 18 Agosto 2010, mostra canali nel muro di un cratere nella regione polare Nord. Sebbene laggiù sia estate inoltrata si possono vedere zone ghiacciate. Ciò perché la particolare zona visualizzata trascorre la maggior parte in ombra.
L'interesse degli scienziati è grandissimo perché l'interrogativo a cui dare risposta è determinare se sia l'acqua responsabile della creazione di questi canali.

La seconda immagine che vedete qui sotto è invece stata registrata il 10 Febbraio 2007.


Sono mostrate le stratificazioni che fanno parte di una roccia all'interno nel cratere Galle, negli altopiani del Sud di Marte.

L'ultima foto, qui sotto, è stata acquisita l'8 Aprile 2007 e mostra parte della Evros Vallis.


Si ritiene che queste antiche valli possano essere state erose da flussi d'acqua durante un precedente periodo nella storia di Marte, un'era più calda e più umida di adesso.

Immagini, credit NASA/JPL/University of Arizona.

sabato 25 settembre 2010

Atterraggio della capsula spaziale russa Soyuz TMA-18, Expedition 24 è tornato a casa

(Immagine, credit NASA/Bill Ingalls)

NEWS SPAZIO :- Dopo sei mesi di attività nello spazio e dopo l'undocking dalla Stazione Spaziale Internazionale avvenuto con 24 ore di ritardo rispetto al programma si è conclusa questa mattina la missione dell'Expedition 24 (il 24° equipaggio della ISS) con il perfetto atterraggio nelle pianure del Kazakistan avvenuto alle 07:23 (ora italiana).


I cosmonauti Alexander Skvortsov, Mikhail Kornienko e l'astronauta Tracy Caldwell-Dyson sono tornati a casa a bordo della capsula di rientro (chiamato anche DM, Descent Module) della navetta russa Soyuz TMA-18. Ecco il video YouTube



L'undocking ed il relativo atterraggio sono avvenuti con un giorno di ritardo a causa di un problema verificatosi ad un sensore del boccaporto della Stazione a cui era attraccata la Soyuz (modulo Poisk) durante il primo tentativo di undocking avvenuto venerdì scorso.
Ciò ha impedito l'apertura da parte dei ganci di connessione facenti parte del meccanismo di aggancio di Poisk, con conseguente annullamento della manovra di undocking. Dopo aver risolto il problema, al secondo tentativo, la Soyuz si è sganciata correttamente dall'avamposto spaziale e dopo una fase di discesa del tutto "nominale" ha avuto luogo l'atterraggio.

venerdì 24 settembre 2010

Ultimo ROLLOUT per lo Space Shuttle Discovery STS-133, le foto più emozionanti


NEWS SPAZIO :- Procede la preparazione della missione spaziale della navetta americana Discovery, la STS-133, in decollo il prossimo 1 Novembre 2010 verso la Stazione Spaziale Internazionale.

Si tratterà dell'ultima missione dell'Orbiter Discovery che Lunedì scorso ha effettuato il suo ultimo ROLLOUT ed è ora saldamente installato sulla storica piattaforma di lancio, il Lauch Pad 39A del Kennedy Space Center in Florida.

Il viaggio dal VAB (Vehicle Assembly Building) al Launch Pad è iniziato alle 7:23 pm (corrispondenti alle 1:23 di Martedì qui in Italia) ed è durato circa 6 ore.

Ecco alcune immagini tra le più belle







Lo Shuttle Discovery (denominazione NASA OV-103) è stata la terza navetta americana del programma Shuttle a diventare operativa. Il suo primo volo risale infatti al 30 Agosto 1984 (STS_41D). Tra le altre cose fu proprio Discovery a mettere in orbita il Telescopio Spaziale Hubble.

Che dire? Forza Discovery!

Immagini, credit NASA/Jack Pfaller.
 

Satellite per remote-sensing Yaogan XI, nuovo lancio Cinese

NEWS SPAZIO :- Ancora un nuovo lancio spaziale Cinese, il nono dall'inizio dell'anno, avvenuto mercoledì scorso alle ore 10:42 (ora di Pechino) dal Jiuquan Satellite Launch Center.

Un razzo vettore Long March 2D ha messo in orbita il satellite Yaogan XI, che l'agenzia di stampa governativa Xinhua descrive come uno strumento per condurre esperimenti scientifici quali analisi delle risorse terrestri, stime sul rendimento dei raccolti, supporto in caso di disastri naturali e per la loro prevenzione.

Secondo quanto riporta invece il sito web NasaSpaceflight, analisti occidentali ritengono che la famiglia di satelliti Yaogan venga utilizzata per compiti di ricognizione e militari.

Il precedente satellite Yaogan X è stato lanciato lo scorso 10 Agosto.

 

giovedì 23 settembre 2010

Agenzie Spaziali partner del programma Stazione Spaziale Internazionale riunite insieme nel MCB

(Immagine, credit NASA)

NEWS SPAZIO :- I partner internazionali del programma spaziale ‘Stazione Spaziale Internazionale’ si sono incontrati in videoconferenza martedì scorso 21 Settembre 2010 per discutere sulle operazioni da condurre sulla Stazione da qui alla prossima decade e sul suo utilizzo come laboratorio scientifico.

Quest’ultimo incontro del Multilateral Coordination Board (MCB) del programma spaziale (che si riunisce periodicamente per coordinare le operazioni e le attività sulla ISS) ha coinvolto rappresentanti di NASA (Agenzia Spaziale Americana), CSA (Agenzia Spaziale Canadese), ESA (Agenzia Spaziale Europea), ROSCOSMOS (Agenzia Spaziale della Federazione Russa) e del Ministero dell’Istruzione, Cultura, Sport, Scienze e Tecnologia (MEXT).

Tra le “buone” notizie condivise tra i partecipanti ecco che il Governo Giapponese ha approvato la continuazione delle operazioni sulla ISS ad oltre il 2016. Ciò, insieme a quanto già deciso in precedenza dal governo della Federazione Russa di continuare almeno fino al 2020, rappresenta certamente un elemento molto positivo se visto nell’ottica del rafforzamento della collaborazione internazionale in ambito spaziale.

Anche se da questo blog più volte si è parlato dell’intenzione praticamente di tutti di continuare ad utilizzare la Stazione ben oltre il 2015, ogni agenzia spaziale nazione deve aspettare una decisione formale in tal senso dal proprio governo. E’ quanto stanno facendo ESA e CSA, i quali stanno appunto lavorando con i rispettivi governi per raggiungere un consenso per l’estensione nell’utilizzo della ISS.

La NASA dal canto suo sta lavorando con il Congresso Americano per completare le procedure necessarie per estendere le operazioni della Stazione Spaziale Internazionale in maniera consistente con le richieste di budget presidenziali.

Il MCB ha sottolineato i benefici di future esplorazioni spaziali oltre l’orbita bassa terrestre attraverso ricerche avanzate a bordo della ISS, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie e per mezzo di altre opportunità. Ritengo molto importante che queste discussioni avvengano all’interno di tale contesto internazionale-spaziale-di-collaborazione.
Ogni agenzia partner ha riaffermato la propria intenzione ad ottenere il massimo ritorno dall’utilizzo dell’avamposto spaziale, anche aumentandone la sua efficienza operativa.

Tutti i partner riconoscono il ruolo fondamentale della Stazione Spaziale Internazionale come fonte di ispirazione per gli studenti di tutto il mondo nello studio delle scienze, tecnologie, ingegneria e matematica. Sono più di 30 milioni gli studenti che hanno “partecipato” ai programmi dei voli spaziali attraverso comunicazioni ed esperimenti interattivi con gli astronauti a bordo della Stazione.

Ecco un elenco di alcune tra le ultime ricerche attualmente in corso sulla ISS, con potenziali impatti per noi qui sulla Terra:

La NASA ed il National Institutes of Health hanno recentemente annunciato tre nuovi esperimenti biomedici che utilizzeranno l’ambiente di microgravità della Stazione per studiare come le ossa ed il sistema immunitario si indeboliscono nello spazio (BioMed-ISS program).

CSA concentrerà i suoi sforzi in un programma di ricerca per mitigare i rischi della salute associati al volo spaziale. Esperimenti ed attività sulla ISS monitoreranno la salute dell’equipaggio per la definizione di protocolli ed esercizi di ‘Healt Care’.

L’ESA ha da poco iniziato un esperimento di fisica dei fluidi nel Microgravity Science Glovebox (a bordo del laboratorio europeo Columbus) di grande importanza per le scienze dei materiali. In particolare, vengono usati avanzati strumenti ottici di diagnostica per studiare le trasformazioni di particelle in aggregati a causa di fluttuazioni di densità in una miscela. Impatti potenziali di questa ricerca sono nella fabbricazione di micro-strutture quali ad esempio cristalli fotonici.

ROSCOSMOS da canto suo continua i suoi programmi sperimentali sull’adattamento umano nello spazio per lunghi periodi. Sono studiati gli effetti provocati dalle condizioni del volo spaziale sul sistema cardiovascolare, sul sistema respiratorio e sulle ossa. Altri esperimenti in corso riguardano la realizzazione di piantagioni frumento ed ortaggi seguiti da test genetici, microbiologici e biochimici.

La fotocamera giapponese a raggi X montata all’esterno della Stazione monitorizza più di 1000 sorgenti di raggi X nello spazio, inclusi I buchi neri e le stele di neutroni. Lo strumento scansiona l’intero cielo alle lunghezze d’onda nella banda X ed i dati rilevati sono distribuiti sulla Terra via Internet ai vari gruppi di ricerca sparsi in tutto il mondo (più di 50 allarmi per fenomeni transienti ai raggi X sono stati rilevati dallo scorso Ottobre).

Fonte dati, NASA.

mercoledì 22 settembre 2010

Un nuovo meteorite marziano (forse) per il Mars Exploration Rover Opportunity

(Immagine, fonte NASA/JPL-Caltech/Cornell University)

NEWS SPAZIO :- Il Mars Exploration Rover Opportunity nel suo viaggio verso il grande cratere Endeavour ha incontrato una nuova roccia che ha catturato l'attenzione del team scientifico di missione.

Dopo aver percorso circa 81 metri lo scorso 16 Settembre, "Oppy" ha visto una roccia scura a circa 31 metri di distanza. Potrebbe trattarsi di un meteorite ferroso, quindi… let's go!

Matt Golombek del laboratorio NASA JPL (Jet Propulsion Laboratory) di Pasadena: "Il colore scuro, la struttura arrotondata ed il modo in cui è appoggiato sulla superficie, tutto lo fa sembrare un meteorite ferroso".

Se confermato si tratterebbe del quarto meteorite che il piccolo rover ha incontrato durante la sua esplorazione della regione marziana Meridiani Planum a partire dal 2004. Lo studio di queste rocce ha fornito agli scienziati dati preziosi sull'atmosfera marziana, oltre che sui meteoriti stessi.

Alla nuova roccia è stato dato il nomignolo di "Oileán Ruaidh" (la pronuncia è 'ay-lan ruah' ed è il nome gaelico dell'isola 'Island Roy' che si trova nella costa nord ovest dell'Irlanda).

Dall'attuale punto di osservazione di Oppy la roccia appare essere ampia 45 cm.

Altre notizie sui due Mars Exploration Rover Opportunity e Spirit le trovate nella sezione 'Robot' del blog.

Fonte dati, JPL-NASA.

martedì 21 settembre 2010

Mars Reconnaissance Orbiter nuovamente on-line dopo un inaspettato reboot del computer di bordo

(Immagine, fonte NASA/JPL)

NEWS SPAZIO :- La missione spaziale della sonda NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), in orbita intorno al pianeta Marte dal 2006, con le sue osservazioni scientifiche ci svela un mondo spettacolare sotto molteplici punti di vista, ancor più nelle immagini riprese dall'esperimento HiRISE.

Lo scorso 15 Settembre l'Orbiter ha avuto nuovamente un problema relativo al suo computer di bordo, un inaspettato reboot che ha provocato il suo passaggio nello stato di diagnostica Safe-Mode. Ho scritto 'nuovamente' perché pare che tale reboot sia simile a quanto accaduto lo scorso anno, il 26 di Agosto. Da allora, dopo che i tecnici di missione avevano rimesso "on line" la sonda, per 10 mesi MRO ha lavorato normalmente producendo dati scientifici. Nel corso del 2009 sono stati ben quattro i reboot inaspettati.

La buona notizia è che Sabato scorso (18 Settembre 2010) MRO è stato ripristinato al suo normale stato di funzionamento ed ha ripreso le osservazioni scientifiche.

MRO completò la sua missione sceintifica primaria nel Novembre 2008. Oggi continua ad osservare Marte sia per compiti scientifici, sia per supportare le attività volte a pianificare le future missioni marziane (è un compagno di lavoro estremamente prezioso per tutta la comunità spaziale).

Fonte dati, NASA (qui e qui).

lunedì 20 settembre 2010

Un quarto di LUNA sfiora la nostra atmosfera, by ISS!

(Immagine, fonte NASA)

NEWS SPAZIO :- L'ultimo quarto di Luna crescente appena sopra l'orizzonte terrestre, così come si vede dalla Stazione Spaziale Internazionale, fotografata il 5 Settembre 2010 dall'equipaggio Expedition 24.


Un'immagine bellissima, vero?

venerdì 17 settembre 2010

Nuovo passo avanti verso la prima missione europea di esplorazione lunare, by ESA!

(Immagine, credit ESA)

NEWS SPAZIO :- Anno 2018. Luna, regione polare del Sud. Tra numerosi e pericolosi crateri un piccolo oggetto "alieno" si posa delicatamente sulla superficie. Non appartiene a questo mondo. Proviene infatti dal Pianeta intorno a cui la Luna stessa ruota.

(Immagine Credit ESA/SPACE-X Space Exploration Institute)

No, non è l'inizio di un racconto di fantascienza, ma il profilo di missione del primo Lander europeo che appunto nel 2018 partirà verso il nostro satellite naturale.

L'obiettivo principale della missione è proprio studiare quelle particolari regioni lunari e testare le tecnologie per preparare le future esplorazioni umane.

(Immagine, credit ESA)

Il lander dovrà quindi essere in grado di navigare autonomamente e mostrare estrema precisione per evitare picchi montagnosi, bordi di crateri, pendenze estreme.

La notizia è che ieri 16 Settembre 2010 è stato fatto un nuovo passo avanti verso questa missione, con la firma di un nuovo contratto di studio tra ESA e la società europea leader in campo spaziale EADS-Astrium. Il contratto è stato firmato a Berlino da Simonetta Di Pippo (Direttore ESA per il Direttorato Human Spaceflight) e da Michael Menking (EADS-Astrium), alla presenza di Peter Hintze, Parliamentary State Secretary nel German Federal Ministry of Economics and Technology.

Prende così il via la cosidetta "Fase B-1" del progetto, che segue la pianificazione preliminare e vari studi di fattibilità. Inizialmente verranno analizzati in dettaglio i più recenti dati topografici relativi al Polo Sud lunare allo scopo di identificare potenziali siti di allunaggio. In seguito verrà effettuata la progettazione del Lander e dei suoi sottosistemi (tra cui propulsione e navigazione).

Il contratto culminerà poi nel 2012 in un ‘Preliminary System Requirements Review’, che costituirà le basi per la progettazione definitiva della missione.

Fonte dati, ESA.

giovedì 16 settembre 2010

Boeing e Space Adventures insieme per i voli spaziali commerciali in orbita terrestre con la capsula CST-100


NEWS SPAZIO :- Nel mese di Luglio avevo introdotto la capsula spaziale CST-100 (Crew Space Transportation-100) per il trasporto di astronauti in orbita terrestre che la Boeing sta progettando in collaborazione con la Bigelow Aerospace. Ecco l'articolo che descrive la nuova navetta spaziale


Ebbene, da un comunicato di ieri diffuso dalla Boeing stessa apprendo che la società ha stabilito un accordo con Space Adventures per offrire servizi di trasporto spaziale commerciale.

In base al nuovo agreement Space Adventures venderà "posti" sui futuri voli spaziali commerciali di Boeing a bordo della capsula CST-100, la cui capacità sarà di ben sette astronauti.


Intenzione di Boeing è infatti fornire servizi commerciali di trasporto spaziale inizialmente verso la Stazione Spaziale Internazionale ed in seguito verso altre/nuove piattaforme spaziali sempre in orbita terrestre bassa (LEO, Low Earth Orbit).

Le parole di Brewster Shaw, Vice Presidente e General Manager della Space Exploration Division di Boeing: "Combinando in nostri talenti possiamo offrire una migliore sicurezza e trasporti a prezzi accessibili per i clienti dei voli spaziali commerciali. Fino ad oggi tutti i voli commerciali per privati [...] sulla ISS sono stati acquistati da Space Adventures. Se la NASA ed i partner internazionali continueranno ad accogliere partecipanti a pagamento [turisti spaziali] sulla ISS, questo accordo sarà in concerto con l'intento dichiarato dall'Amministratore NASA per promuovere il commercio spaziale nell'orbita bassa terrestre".


Ancora però è presto per stabilire il prezzo di un biglietto sulla CST-100. Ne sapremo di più quando la capsula verrà realizzata. Nel frattempo prosegue la sua progettazione in casa Boeing nell'ambito dell'accordo NASA Commercial Crew Development Space Act Agreement.

Devo dire che un punto a favore dell'approccio adottato da Boeing per la CST-100 è senza dubbio la sua capacità di essere lanciata da differenti razzi vettori (ad esempio Atlas V o Delta IV della United Launch Alliance, Falcon 9 di SpaceX).

Le migliori previsioni indicano che sarà pronta a volare nel 2015. I lanci dovrebbero poter partire sia dal Kennedy Space Center che dal Cape Canaveral Air Force Station.

Il futuro si avvicina!
Qui sotto un video YuoTube su CST-100


Immagini, credit Boeing.

Fonte dati, Boeing.


mercoledì 15 settembre 2010

WhiteKnight-2 di nuovo in volo, by Scaled Composites e Virgin Galactic!

(Immagine, credit Virgin Galactic)

NEWS SPAZIO :- Ha avuto luogo ieri il 38° volo di test di WhiteKnight-2, l'aereo carrier di Virgin Galactic per il suo programma di voli spaziali suborbitali a pagamento. Si è trattato del primo volo dopo il piccolo incidente avvenuto il 19 Agosto scorso durante un atterraggio e che ha riguardato la ruota posteriore sinistra.
Sembra che la dinamica sia stata la seguente: durante una serie di test di "touch-and-go", in particolare al quinto touchdown, la ruota principale posteriore sinistra si sia retratta parzialmente.

La particolare ed unica configurazione del veicolo a due fusoliere ha di fatto minimizzato i danni. I motori non hanno toccato il suolo, l'integrità di WK2 non è stata assolutamente intaccata ed il danno è rimasto confinato localmente.

Da allora i tecnici della Scaled Composites hanno compiuto numerosi controlli e verifiche, al termine delle quali sono state realizzate alcune modifiche alla ruota per aumentare la sicurezza.

E tornando al volo di ieri 14 Settembre 2010 si è trattato di un test flight classificato "FCF" (Functional Check Flight) per testare la nuova configurazione.

Nel frattempo Virgin Galactic ha rilasciato un nuovo video dimostrativo, eccolo



Fonte dati, Scaled Composites.

martedì 14 settembre 2010

Le prime passeggiate del nuovo rover marziano americano CURIOSITY


NEWS SPAZIO :- Continuano costruzione e test del nuovo rover NASA Curiosity (MSL, Mars Science Laboratory), il prossimo esploratore "terrestre" del Pianeta Marte.

Abbiamo già mostrato alcune fasi della sua costruzione, ad esempio qui

http://newsspazio.blogspot.com/2010/09/il-prossimo-rover-marziano-curiosity-ed.html

http://newsspazio.blogspot.com/2010/07/primo-test-drive-per-il-prossimo-rover.html

Voglio proporvi adesso queste bellissime immagini di un test di mobilità dei suoi sistemi svoltosi lo scorso 10 Settembre 2010 e che ha visto Curiosity alle prese con una rampa inclinata al laboratorio NASA JPL (Jet Propulsion Laboratory) di Pasadena.


Le sue sei nuove ruote, del diametro di mezzo metro l'una, sono organizzate nella stessa configurazione dei precedenti rover, anche se rispetto a Spirit ed Opportunity - attualmente al lavoro sul Pianeta Rosso - il loro diametro è il doppio.


Curiosity partirà per Marte l'anno prossimo, tra il 25 Novembre ed il 18 Dicembre ed arriverà a destinazione nell'Agosto 2012. La sua missione di studio del suolo marziano alla ricerca di eventuali tracce di precedente vita e di condizioni favorevoli al suo sviluppo durerà un anno (estensioni a parte!).

Cliccate sulle immagini per apprezzare i particolari dei robot. Entusiasmanti!

Immagini, credit NASA/JPL-Caltech.

Fonte dati, JPL-NASA.

Uragano IGOR, lo spettacolare video dalla Stazione Spaziale Internazionale

NEWS SPAZIO :- Parlano da sole queste sequenze video davvero spettacolari. Dalla Stazione Spaziale Internazionale viene filmato l'uragano IGOR nel suo passaggio sull'Oceano Atlantico.

Le riprese sono relative a Domenica 12 e Lunedì 13 Settembre 2010. Proprio nella giornata di Domenica IGOR è aumentato di potenza raggiungendo Categoria 4, con venti fino a 240 Km/h (150 miglia/h).



Fonte dati, canale YouTube di NasaTelevision.

lunedì 13 settembre 2010

Lanciato satellite giapponese Michibiki per il miglioramento del servizio GPS


NEWS SPAZIO :- Nuovo lancio spaziale Giapponese. Dal Centro Spaziale Tanegashima (prefettura di Kagoshima) un razzo vettore H2A ha messo in orbita il satellite Michibiki dedicato al miglioramento della precisione dei rilevamenti GPS all'interno del Giappone.
Tipicamente il segnale GPS utilizzato da tutti noi è affetto da un errore di posizionamento pari a circa 10-20 metri. In particolare in Giappone montagne e grattacieli possono diminuire ulteriormente la copertura della costellazione dei satelliti GPS.

Il lancio è avvenuto sabato alle ore 20:17 ora locale. Ventotto minuti dopo il lancio Michibiki si è correttamente separato dal suo lanciatore.


Michibiki è lungo 3 metri, largo 3 metri ed alto 6 metri. Il suo peso è di circa 4 tonnellate ed è il primo di tre satelliti previsti dal progetto originale per aumentare l'accuratezza dei rilevamenti GPS fino ad una risoluzione di 1 metro (date un'occhiata qui per approfondimenti sulla tecnologia GPS). Tre satelliti sono necessari per garantire una "copertura" temporale continua sulle 24 ore.

Qui sotto ecco il video del lancio



Immagini, fonte JAXA.

Fonte dati, The Mainichi daily News.

venerdì 10 settembre 2010

I due piccoli asteroidi ed il programma spaziale dei dinosauri

(Immagine, cedit NASA/JPL-Caltech)

NEWS SPAZIO :- Prendo spunto da una recente notizia per proporvi una riflessione. Certamente saprete dei due asteroidi che nei giorni scorsi sono passati "vicino" alla Terra. Erano stati scoperti il 5 Settembre scorso dal Catalina Sky Survey e di lì a seguire sono stati osservati anche da astronomi professionisti ed amatoriali.

Entrambi gli asteroidi hanno un diametro massimo compreso tra 14 e 20 metri, quindi anche se avessero avuto una traiettoria che li avrebbe portati in rotta di collisione con il nostro Pianeta in nessun modo avrebbero rappresentato un pericolo. Solamente alcuni "sassi" avrebbero raggiunto la superficie terrestre e ciò avrebbe interessato esclusivamente la zona dell'impatto. Ma non è stato questo il caso.

Il primo di questi, 2010 RX30 (diametro 10-20 m), è passato nel suo punto più vicino alla Terra l'8 Settembre 2010 alle 11:51 ora italiana alla distanza di 248.000 Km (circa 0,6 la distanza Terra-Luna).
Il secondo, 2010 RF12 (diametro 6-14 m), è passato sempre lo stesso giorno alle ore 21:12 (ita) ad una distanza di 79.000 Km da noi (più del doppio dell'ampiezza dell'orbita gestazionaria in cui operano molti satelliti terrestri).
Entrambi gli asteroidi appartengono ad una famiglia detta Aten. Si tratta dei "near-Earth objects" che hanno orbite che intersecano l'orbita terrestre con un periodo inferiore ad un anno.

Tra le altre cose il JPL (Jet Propulsion Laboratory di Pasadena) indica che entrambi i corpi celesti hanno probabilità futura non zero di colpire la Terra. Per le conoscenze attuali RX30 ha P = 1/1000.000 (con P che indica la probabilità di impattare con la Terra) tra il 2063 ed il 2066, mentre RF12 ha P = 1/100 (quindi molto alta) tra il 2095 ed il 2110.


Inoltre è interessante osservare che asteroidi della dimensione di circa 10 metri come RX30 e RF12 non sono assolutamente una rarità. Anzi, è vero proprio l'opposto. Sempre JPL infatti stima che praticamente ogni giorno un asteroide di tali dimensioni passa "vicino" a noi ad una distanza pari alla distanza Terra-Luna e mediamente uno di questi colpisce l'atmosfera terrestre ogni circa 10 anni.

Sempre negli stessi giorni mi sono imbattuto in una frase che a parte l'evidente comicità se ci pensate bene è assolutamente esatta:


"Dinosaurs became extinct because they didn't have a space program. And if we become extinct because we don't have a space program, it'll serve us right!"
(Larry Niven)


In italiano suona così


"I dinosauri si sono estinti perché non avevano un programma spaziale. E se noi ci estingueremo perche non abbiamo un programma spaziale, che ci sia di lezione!"


Non dobbiamo aspettare fino a che non avvistiamo un gigantesco mostro roccioso che ci ha inquadrato nel suo mirino, vero?

Test positivo per il razzo indiano L110

NEWS SPAZIO :- Ecco un altro sguardo sullo sforzo spaziale Indiano. Un comunicato della ISRO (Indian Space Research Organisation, l'Agenzia Spaziale Indiana) recita che è stato condotto con successo il secondo test statico di accensione del razzo L110, un razzo a propulsione liquida componente fondamentale del prossimo lanciatore indiano GSLV Mk-III (Geo-synchronous Satellite Launch Vehicle) attualmente in corso di realizzazione.

Un primo test statico del razzo L110 aveva avuto luogo il 5 Marzo scorso ma era stato abortito prima del completamento.

Questa volta tutto ha funzionato correttamente ed il test ha avuto successo: il motore L110 è rimasto acceso per tutti i 200 secondi programmati. Durante la prova sono stati monitorati circa 500 parametri.

L110 è il più grande razzo a propellente liquido mai realizzato da ISRO. Esso è composto da un cluster di 2 motori Vikas.

Con il successo ottenuto l’India ha quindi raggiunto un’importante milestone per la produzione del nuovo lanciatore GSLV Mk-III. Quest’ultimo userà un primo stadio composto da due motori a stato solido (S200), uno secondo stadio (il “core” stage) L-110 ed un ultimo stadio criogenico C-25.

GSLV Mk-III consentirà all’India di avere un proprio lanciatore per carichi pesanti in orbita geostazionari ed essere così meno dipendente da lanciatori di altre nazioni.

Il test ha avuto luogo Mercoledì scorso 8 Settembre 2010 alle 15:50 (ora locale) presso il Liquid Propulsion Systems Centre (LPSC) di Mahendragiri.

Fonte dati, ISRO.

giovedì 9 settembre 2010

Il rover marziano Opportunity è a metà strada verso il cratere Endeavour

(Immagine, credit NASA/JPL-Caltech)

NEWS SPAZIO :- Mentre noi qui sulla Terra continuiamo a "fare del nostro meglio", a più di 50 milioni di Km da noi sul Pianeta Marte il piccolo rover Opportunity (MER-B, Mars Exploration Rover B, il gemello del MER-A ovvero Spirit) prosegue il suo viaggio verso il cratere Endeavour.

Anche lui "fa del suo meglio" e ci riesce in pieno! Lanciato dalla NASA nell'ormai lontano Luglio 2003 ed arrivato su Marte nel Gennaio 2004 "Oppy" aveva come missione primaria studiare Marte per 90 giorni. Sono ormai più di sei anni che lavora senza sosta!

Esattamente due anni il rover fa ha lasciato il cratere Vittoria ed ha iniziato il lungo cammino che avrà termine una volta raggiunto Endeavour, un gigantesco cratere di 22 Km di diametro.
Ieri, Mercoledì 8 settembre, Opportunity ha guidato per 111 metri, raggiungendo metà strada, la metà di quei 19 Km che separano Vittoria da bordo ovest di Endeavour.

Un fatto curioso è che dopo che il team scientifico di missione aveva scelto il cratere Endeavour come destinazione a lungo termine per il rover osservazioni condotte dalla sonda orbitale MRO (Mars Reconnaissance Orbiter) mostrarono la presenza di minerali argillosi proprio nel bordo di Endeavour, rendendolo così una destinazione ancora più interessante dal punto di vista scientifico.

I minerali argillosi si formano esclusivamente in condizioni "umide". Questi sono risultati essere "piuttosto" comuni su Marte, in base alle registrazioni condotte dall'orbita, ma ancora non ne è stato esaminato alcuno direttamente dalla superficie.

L'immagine che vedete pubblicata è stata ripresa dalla Navigation Camera del rover dopo aver raggiunto la metà del suo tragitto. In lontananza, più scuro, vedete Endeavour che aspetta.

Go, Oppy, Go!

Fonte dati, JPL-NASA.

mercoledì 8 settembre 2010

Per la prima volta 6 mesi nello spazio per un astronauta italiano

(Immagine, credit GCTC - Yuri Gagarin Cosmonaut Training Centre)

NEWS SPAZIO :- Il prossimo Dicembre partirà dal Cosmodromo di Baikonur in Kazakistan la navetta Soyuz TMA-20 diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale. A bordo vi saranno l'astronauta ESA di nazionalità italiana Paolo Nespoli, il cosmonauta russo Dmitri Kondratyev e l'astronauta NASA Catherine Coleman, come parte dell'Expedition 26.

Nel Marzo 2011, l'undocking della Soyuz TMA-01M segnerà l'avvicendamento ed il passaggio all'Expedition 27. Nespoli, insieme a tutto l'equipaggio della Soyuz TMA-20, resterà sulla Stazione come parte dell'equipaggio dell'Expedition 27 fino a Maggio/Giugno 2011, quando farà ritorno a casa (sempre a bordo di Soyuz TMA-20).

(Immagine, credit NASA)

Si tratta di un momento importante per tutti noi poiché è la prima volta che un astronauta italiano effettuerà una missione di lunga durata a bordo della ISS (terza volta per un astronauta europeo), sei mesi ininterrotti nello spazio.

Il prossimo 15 Settembre 2010 si terrà una conferenza stampa al Centro ESTEC, la sede olandese dell'Agenzia Spaziale Europea, in cui verrà presentata la missione da parte del Direttore ESA dello Human Spaceflight Simonetta di Pippo e Paolo Nespoli in collegamento live da Houston.

Paolo sta attualmente completando l'addestramento per la sua missione. I suoi compiti a bordo della ISS includeranno:

  • supporto all'arrivo della seconda navetta di rifornimento robotizzata europea ATV (Johannes Kepler)
  • supporto all'arrivo del secondo cargo Giapponese HTV
  • svolgimento di un intensivo programma di esperimenti scientifici che andranno dal monitoraggio delle radiazioni allo studio dei tracciarti dei periodi di sonno nello spazio finalizzati ai trattamenti dell'insonnia sulla Terra
  • svolgimento di attività educative tra cui la promozione di un programma formativo internazionale che si basa su salute, benessere e nutrimento per i bambini (programma 'Mission X: train like an astronaut').

Paolo realizzerà anche riprese con la nuova fotocamera/videocamera 3D che ci regaleranno nuove fantastiche viste della ISS e della Terra dallo Spazio.

Paolo Nespoli è al suo secondo volo spaziale: nel 2007 era già stato sulla Stazione Spaziale Internazionale per il delivery e l'installazione del modulo di connessione Harmony (Node-2).

Godspeed Paolo!

Fonte dati, ESA.

martedì 7 settembre 2010

La perfetta spirale cosmica fotografata dal Telescopio Spaziale Hubble

(Immagine, credit ESA/NASA & R. Sahai)

NEWS SPAZIO :- La forma geometrica più perfetta che sia mai stata vista nello spazio. Il suo nome è IRAS 23166+1655 e si tratta della formazione di una - inusuale - nebulosa pre-planetaria intorno alla stella LL Pegasi (AFGL 3068) nella costellazione di Pegaso, a circa 135 anni luce dalla Terra.

Questa meravigliosa immagine diffusa ieri è una composizione di frame catturati con il Wide Field Channel della fotocamera ACS (Advanced Camera for Surveys) del Telescopio Spaziale Hubble. Le foto riprese con un filtro giallo (F606W, in blu, tempo di esposizione 11 minuti) sono state combinate con fotogrammi realizzati con filtro rosso nel near-infrared (F804W, in rosso, tempo di esposizione 11 minuti).

Una spirale di forma estremamente regolare si sviluppa intorno alla sua stella, la quale è nascosta dietro uno spesso strato di polvere cosmica.
Proprio tale regolarità induce a pensare che vi sia una origine "periodica". Gli studiosi ritengono infatti che la spirale sia originata dal fatto che LL Pegasi è un sistema binario, formato cioè da due stelle che orbitano tra loro, una delle quali sta rilasciando il materiale che va a costruire la spirale. Ed è proprio la distanza tra i bracci della spirale ad essere direttamente proporzionale al periodo orbitale del sistema binario, stimato essere circa 800 anni.

Le stelle con massa compresa tra 0,5 e 8 volte la massa del nostro Sole con esplodono come supernove al termine delle loro vite. Hanno piuttosto una fine più tranquilla e comunque sempre straordinaria. I loro strati più esterni di gas si disperdono nello spazio creando appunto nuvole di gas in forme e strutture il più delle volte spettacolari (per noi).

IRAS 23166+1655 ha appena iniziato!

Fonte dati, The Space Telescope.

lunedì 6 settembre 2010

Il prossimo Rover marziano CURIOSITY ed il suo nuovo braccio robotico

(Immagine, fonte NASA/JPL-Caltech)

NEWS SPAZIO :- Passo dopo passo continua la costruzione di Curiosity, il Mars Science Laboratory (MSL), il nuovo rover NASA per l'esplorazione di Marte che partirà tra Novembre e Dicembre del prossimo anno alla volta del Pianeta Rosso.

Dopo il montaggio delle ruote ed il primo test drive effettuati lo scorso Luglio, ad Agosto gli è stato installato il braccio robotico (al Jet Propulsion Lab di Pasadena) ed è del 3 Settembre la notizia che hanno avuto luogo i primi test di movimento, rotazione e flessione del braccio stesso.

Una volta su Marte MSL userà il suo nuovo braccio robotico per raccogliere e depositare campioni di suolo all'interno degli strumenti di analisi (a bordo del rover stesso).
Ad un'estremità del braccio, sul suo End Effector, saranno installati una fotocamera (MAHLI, Mars Hand Lens Imager) ed uno spettrometro per esaminare rocce e solo direttamente in situ.

Qui sotto vediamo il video di alcuni test del braccio durante la sua costruzione




Qui sotto ecco il video dell'installazione su Curiosity




E per finire ecco i primi test di movimento del braccio robotico, ormai parte di MSL.




Fonte dati, JPL-NASA.

In orbita SINOSAT-6, un nuovo satellite Cinese per telecomunicazioni


NEWS SPAZIO :- Ancora un lancio spaziale Cinese, questa volta avvenuto ieri domenica 5 Settembre 2010.

Un razzo Lunga Marcia 3B partito dal Xichang Satellite Launch Center (provincia dello Sichuan) ha messo in orbita GTO (Geostationary Transfer Orbit) il satellite SINOSAT-6, dedicato a trasmissioni radio e televisive.
La sua destinazione finale è l'orbita equatoriale geostazionaria alla posizione longitudinale di 126,4° Est, a circa 36.000 Km di altitudine.



Sinosat-6 avrà una vita operativa di 15 anni. Esso provvederà a diffondere trasmissioni radio e televisive per le persone che abitano regioni remote e montagnose della Cina secondo quanto dichiarato dal China Satellite Communications Corporation che gestirà il satellite.

Il primo satellite della famiglia Sinosat venne lanciato nel 1998. Sinosat-2 fu lanciato nel 2006 ma un malfunzionamento provocò il mancato dispiegamento dei pannelli solari e dell'antenna di comunicazione.
Sinosat-6 sostituirà Sinosat-3, quest'ultimo lanciato nel Giugno del 2007.

Fonte dati, Xinhua.

venerdì 3 settembre 2010

Rendezvous spaziale per due satelliti Cinesi?

NEWS SPAZIO :- Vi propongo questa notizia che ho letto da varie fonti, i cui riferimenti trovate in fondo al post.
Sembra che durante questa estate due satelliti Cinesi in orbita abbiano effettuato ripetute manovre di avvicinamento l'uno con l'altro a 600 Km di altitudine. Addirittura potrebbero anche essersi toccati.
Se la notizia venisse confermata si tratterebbe della prima volta che la Cina esegue un rendezvous spaziale.

I due satelliti sono SJ-06F e SJ-12 (SJ sta per 'Shi Jian' che in cinese Mandarino significa 'addestramento'), ufficialmente designati come satelliti scientifici.
Secondo informazioni militari americane, sin dal suo lancio avvenuto in Giugno il satellite SJ-12 ha compiuto molteplici manovre, variando lentamente la sua orbita per avvicinarsi a SJ-06F. I dati mostrano anche una perturbazione dell'orbita di quest'ultimo, non spiegabile con le normali perturbazioni orbitali.

E questi sono in sostanza i fatti. Le prime notizie in tal senso sono state date da fonti Russe lo scorso 19 Agosto (Interfax-AVN).

Sul perché poi tutto ciò sia avvenuto in segreto, al momento sono aperte solamente speculazioni. Avere la capacità di compiere rendezvous orbitali - operazione molto complessa e comunque indice dei continui progressi della Cina in campo spaziale - è certamente un Asset fondamentale per la realizzazione di una Stazione Spaziale (per testare le tecnologie di avvicinamento, docking, abort, allontanamento ecc. ecc.).

Tra le operazioni che tale tecnologia abilita è possibile pensare ad interventi di riparazione o di rifornimento orbitale, attività volte all'eliminazione di detriti spaziali, ma anche approcciarsi a satelliti per ispezionarli o addirittura per interferire con essi. Aspettiamo eventuali novità sulla vicenda.

Fonte dati NewScientist, Universe Today, The Space Review.

Tre nuovi satelliti russi GLONASS in orbita

NEWS SPAZIO :- Un razzo vettore Proton-M è partito ieri alle 4:53 ora di Mosca (2:53 ita) dal Cosmodromo di Baikonur in Kazakhistan con il compito di mettere in orbita tre nuovi tre satelliti GLONASS, il sistema di localizzazione satellitare russo analogo al GPS americano ed all'europeo EGNOS/Galileo.

Attualmente la Russia ha in orbita 26 satelliti della flotta GLONASS, due dei quali non operativi. Sono necessari 18 satelliti per fornire un servizio continuo di copertura dell'intero territorio Russo. Il numero sale a 23 per dare copertura globale su tutto il Pianeta.

Dei tre nuovi satelliti solamente due diventeranno operativi, mentre il terzo verrà utilizzato come riserva.

Così come l'analogo americano anche il sistema Glonass prevede due differenti modalità operative, una per scopi civili e l'altra per compiti militari.
La Russia ha in programma entro l'anno di lanciare altri due razzi Proton-M carrier per mettere in orbita altri sei satelliti della stessa flotta.

Fonte dati, Ria Novosti.

giovedì 2 settembre 2010

Tre uragani in una sola immagine dallo spazio, by GOES-13!

(Immagine credit NASA/NOAA GOES Project)

NEWS SPAZIO :- Guardate questa spettacolare immagine ripresa lo scorso 30 Agosto 2010 dal satellite NASA GOES-13 (Geostationary Operational Environmental Satellite). Tre uragani fanno bella mostra di sé: in alto nel centro ecco Danielle, in basso leggermente a sinistra Earl ed in basso a destra una nuova depressione tropicale in formazione.

I satelliti della famiglia GOES monitorizzano continuamente tutta la Terra dalle loro posizioni in orbita geostazionaria. Monitorizzano eventi atmosferici e forniscono supporto fondamentale per il controllo della formazione ed evoluzione delle tempeste nonché dei loro movimenti.

Una gigantesca nube di vapore acqueo intorno ad una stella morente, mistero risolto dal telescopio spaziale europeo Herschel

(Immagine, credit NASA/JPL-Caltech)

NEWS SPAZIO :- Una stella morente circondata da una enorme nuvola di vapore d'acqua caldissimo. Come è possibile? La domanda degli scienziati adesso ha una risposta, fornita dal telescopio spaziale europeo Herschel.

L'immagine che vedete mostra la stella IRC+10216 (CW Leonis) una stella ricca di carbonio localizzata nella costellazione del Leone a 650 anni luce da noi, nelle cui vicinanze appunto gli astronomi hanno trovato una gigantesaca nuvola di vapore d'acqua estremamente caldo.
La foto che vedete è stata realizzata dagli strumenti SPIRE (spectral and photometric imaging receiver) e PACS (photodetector array camera and spectrometer). Il blu indica lunghezze d'onda di 180 micron, il verde di 250 micron ed il rosso di 350 micron.


Inizialmente si riteneva che il calore della stella evaporasse sia comete che pianeti nani per spiegare la produzione di vapore acqueo, ma adesso le osservazioni di Herschel agli infrarossi hanno evidenziato che l'acqua è ad una temperatura molto alta, troppo per poter essere il risultato della distruzione di corpi celesti ghiacciati.

"I modelli predicono che non dovrebbe esserci acqua nelle vicinanze di stelle come questa, quindi gli astronomi erano perplessi su come questa sia arrivata lì" sono le parole di Paul Goldsmith, project scientist NASA per la missione Herschel al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena. "Queste osservazioni di Herschel confermano la sorprendente presenza di vapore d'acqua in quello che pensavamo fosse un deserto astronomico".

La spiegazione compatibile con questo nuovo scenario è che sia la luce stellare ultravioletta l'ingrediente chiave per la produzione di così tanta acqua.
Questo studio guidato da Leen Decin del Katholieke Universiteit Leuven (belgio) è pubblicato su Nature, nel numero del 2 Settembre 2010.

Fonte dati, JPL-NASA.

mercoledì 1 settembre 2010

Missione lunare indiana Chandrayaan-2, definiti i payload scientifici di bordo

(Immagine, credit ISRO/NASA/JPL-Caltech/USGS/Brown University)

NEWS SPAZIO :- L'Agenzia Spaziale Indiana (ISRO, Indian Space Research Organization) ha reso nota la suite di strumenti che faranno parte di Chandrayaan-2, la seconda missione lunare indiana che segue il successo di Chandrayaan-1 (vedi qui e qui) al momento pianificata per il 2013.
La sonda partirà dal centro spaziale Satish Dhawan Space Centre di Sriharikota a bordo di un razzo vettore GSLV (Geosynchronous Satellite Launch Vehicle).


Per avere notizie sul profilo della nuova missione vi rimando al seguente URL


Le novità così come presentate da un comunicato di ISRO oggi sono relative ai payload a bordo della nuova sonda, decisi e finalizzati da una apposita commissione di esperti facenti capo ad ISRO.

La nuova strumentazione scientifica sarà costituita da cinque payload di cui tre del tutto nuovi e gli altri due che sono invece una versione migliorata di analoghi strumenti che facevano parte di Chandrayaan-1. A ciò si aggiungono due strumenti a bordo del rover di Chandrayaan-2 (quest'ultimo di fabbricazione russa).

ISRO ha lasciato aperta la possibilità di aggiungere altri strumenti, da valutare in futuro dopo un attento esame.

Ecco i cinque strumenti che faranno parte dell'orbiter:

Large Area Soft X-ray Spectrometer (CLASS) e Solar X-ray Monitor (XSM)
Realizzati rispettvamente da ISRO Satellite Centre (ISAC, Bangalore) e dal Physical Research Laboratory (PRL, Ahmedabad) produrranno una mappatura dei principali elementi presenti sulla superficie lunare

L and S band Synthetic Aperture Radar (SAR)
Realizzato dallo Space Applications Centre (SAC, Ahmedabad) avrà la funzione di sondare il sottosuolo lunare (le prime decine di metri) per il rilevamento di varie sostanze tra cui ghiaccio d'acqua. Un'importante aspettativa è quella di fornire ulteriori prove della presenza proprio di ghiaccio d'acqua nelle regioni in ombra della Luna

Imaging IR Spectrometer (IIRS)
anch'esso dello Space Applications Centre (SAC, Ahmedabad) dedicato alla mappatura della superficie lunare in un ampio range di lunghezze d'onda per lo studio di minerali, molecole d'acqua ed idrossile

Neutral Mass Spectrometer (ChACE2)
prodotto dallo Space Physics Laboratory (SPL, Thiruvananthapuram) per lo studio della esosfera

Terrain Mapping Camera2 (TMC2)
dello Space Applications Centre (SAC, Ahmedabad) per la realizzazione di una mappa 3D essenziale per lo studio di mineralogia e geologia


Seguono i due payload scientifici che saranno presenti nel rover, dedicati all'analisi degli elementi in superficie, vicino al sito di allunaggio:

Laser Induced Breakdown Spectroscope (LIBS) realizzato dal Laboratory for Electro Optic Systems (LEOS, Bangalore)

Alpha Particle Induced X ray Spectroscope (APIXS), del PRL (Ahmedabad).


L'immagine pubblicata mostra un giovane cratere lunare e (a destra) la distribuzione di minerali ricchi d'acqua così come rilevati dallo strumento americano Moon Mineralogy Mapper a bordo di Chandrayaan-1.

Fonte dati, ISRO.